Torino, è la settimana clou dell’arte
Torino. Artissima, dal 2 al 5 novembre all’Oval del Lingotto, è la regina della settimana dell’arte contemporanea (e non solo) a Torino, dove salgono a otto le rassegne incentrate o meno sul mercato. La nuova direttrice. Ilaria Bonacossa, eleva a 206 le gallerie partecipanti e inaugura una sezione dedicata al Disegno. Nel segno dell’Arte povera, che compie 50 anni, è in fiera il Deposito dell’Arte Presente, ispirato a quello creato dal gallerista Gian Enzo Sperone nel 1967: nell’edizione attuale sono esposte opere datate dal 1994 (anno di fondazione di Artissima) ad oggi (cfr. n. 379, ott. ’17, pp. 75-76). Tra presente e passato prossimo, e ancora all’insegna della carta, si svolge dal 3 al 5 novembre a Palazzo Cisterna la neonata Flat (Fiera Libro Arte Torino) creata da Beatrice Merz, Chiara Caroppo e Mario Petriccione. I bibliofili hanno a disposizione cataloghi, mostre, monografie, edizioni rare e libri d’artista. Il passato e il passato prossimo si stringono la mano nell’ormai affermatissima Flashback, dal 2 al 5 novembre al Pala Alpitour Isozaki (cfr. in questo numero la sezione Antiquari), mentre l’arte contemporanea dialoga con il passato monumentale di Torino a Palazzo Saluzzo Paesana, dove dal primo al 5 novembre si danno appuntamento dodici gallerie per la fiera Dama, giunta alla seconda edizione come Nesxt Independent Art Festival, diretto da Olga Gambari. È una mostra non profit e diffusa sempre sino al 5 novembre in 25 spazi cittadini: giovani gallerie ma anche librerie, laboratori, teatri e spazi indipendenti. Uno spazio non canonico ospita, come ormai consuetudine, The Others, la cui settima edizione si svolge dal 2 al 5 novembre nell’ex Ospedale Maria Adelaide. Qui trovano spazio gallerie, associazioni culturali, spazi non profit e collettivi di artisti. Compie due anni anche theGIFER, dedicata alla Gif Art, una forma espressiva che fa capo al passato remoto del web. Si tratta di immagini animate in loop che per l’occasione sono proiettate, dal 3 al 5 novembre, in varie sedi, dalla Galleria Sabauda alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dalle stazioni della metropolitana al Cinema Massimo-Museo Nazionale del Cinema.Per esorcizzare i pericoli del numero 13, tante sono le edizioni di Paratissima, questa fiera aperta a gallerie e singoli artisti si aggrappa al tema della superstizione. Fanno gli scongiuri i 536 partecipanti, riuniti dal primo al 5 novembre nell'ex Caserma Lamarmora.Tornando ad Artissima, la Fondazione Sardi per l’Arte, cui è intitolato uno dei premi conferiti durante la fiera, finanzia una mostra di Fatma Bucak a cura di Lisa Parola, allestita sino al 10 novembre presso la Biblioteca Graf della Facoltà di Lettere e Filosofia, nel Palazzo del Rettorato in via Po. L’artista, che ha studiato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, e ora attiva a Londra, espone l’opera «Remains of what has not been said», una serie fotografica (nella foto uno dei suoi 84 elementi) accompagnata dal video «Scouring the press» (2016). A un focus sulla settimana dell’arte in città è dedicato l’inserto «Vedere a Torino» allegato a questo numero di «Il Giornale dell’Arte». ...